Europei: Polinari d'argento con la 4x400 mista  

08 Giugno 2024

La veronese è protagonista con il quartetto che fa anche il record italiano, Del Buono settima nei 5000
Pazzesca prima serata per l’atletica italiana agli Europei di Roma: quattro medaglie, due ori e due argenti. Dopo l’uno-due nella marcia, con l’accoppiata Antonella Palmisano-Valentina Trapletti, nei 5000 metri è straordinaria Nadia Battocletti che si laurea campionessa europea con il record italiano di 14’35”29. È da brividi l’argento della staffetta 4x400 mista con Luca Sito, Anna Polinari, Edoardo Scotti e Alice Mangione che conquistano il secondo posto con un formidabile record italiano in 3’10”69 dietro all’Irlanda (3’09”92) ma davanti all’Olanda della fenomenale Femke Bol, terza in 3’10”73. Un risultato clamoroso, utile anche per prenotare la qualificazione ai Giochi di Parigi, frutto di una prova maiuscola di tutti gli azzurri che riescono a demolire il primato nazionale (era il 3’13”51 di Tokyo 2021). Tante emozioni: dalla prima frazione chiusa al comando da un travolgente Sito, 21enne milanese, correndo in 44”75 partendo dai blocchi, alla veronese Polinari (51”10) che diventa terza ma sorpassa l’olandese Klaver e cambia in seconda posizione, poi un eccellente Scotti (44”78) rimane in contatto con il gruppo di testa e nell’ultima frazione si esalta la siciliana Mangione (50”06 il crono lanciato) che supera il Belgio e resiste al rientro dell’Olanda per dare il via alla festa, la prima medaglia di sempre in questa specialità per una staffetta azzurra. Dopo la sensazionale doppietta nella 20 km di marcia, con l’oro di Antonella Palmisano e l’argento di Valentina Trapletti, è una squadra italiana che dà spettacolo su tutti i fronti. Nei 5000 di Nadia Battocletti, notevole anche il settimo posto della vicentina Federica Del Buono con il personale di 15’00”05. Niente da fare nell’alto per Elena Vallortigara, eliminata con 1.85.

4x400 mista (finale) - Medaglia, record italiano, pass olimpico ormai quasi certo: l’Italia celebra la miglior recita di sempre nella 4x400 mista. Una finale diretta tutta da raccontare, firmata da Luca Sito, Anna Polinari, Edoardo Scotti e Alice Mangione, tutti oltre qualsiasi pronostico per centrare la prima medaglia internazionale (tra Giochi, Mondiali ed Europei) per gli azzurri in questa specialità. L’avvio di Luca Sito è sontuoso: dal blocco la sua prova è cronometrata in 44”75, tempo che per dare un riferimento è addirittura due centesimi meglio del primato italiano di Davide Re. L’Italia cambia per prima e la veronese Anna Polinari ne approfitta per virare davanti alla corda: due atlete decisamente più accreditate della veronese come l’irlandese Rhasidat Adeleke e l’olandese Lieke Klaver la superano ai 200 metri, ma Polinari dimostra di aver distribuito con grande sagacia andando a superare nientemeno che la ‘orange’ Klaver nel finale per uno ‘split’ da 51”10 lanciato. Irlanda, poi Italia, un rimontante Belgio e Olanda: questo il transito a metà gara quando Edoardo Scotti riceve il testimone. Il terzo giro è il terreno del campione del mondo indoor Alexander Doom, belga, che con un fantastico 44”16 porta il suo team al comando, ma Scotti è lì, con un notevolissimo 44”78 lanciato, a mezzo secondo dal Belgio, a un decimo dall’Irlanda e con nove decimi sullo spauracchio Olanda, con Femke Bol. L’olandese volante però stavolta recupera solo nei 150 metri, nei quali l’Irlanda va a vincere in 3’09”92 con Sharlene Mawdsley ultima e decisiva frazionista (49”40!), ma Alice Mangione è splendida con il suo 50”06 lanciato e riesce a tenersi dietro Bol per quattro centesimi, con il Belgio quarto a poco più di tre decimi. Il crono, in chiave italiana, porta la specialità in un’altra dimensione: 3’10”69, quasi tre secondi in meno del precedente limite a 3’13”51. Gli azzurri sono ora ampiamente in vetta alla graduatoria delle squadre non ancora promosse ai Giochi olimpici: un’ipoteca sull’ammissione a Parigi anche dell’unico quartetto mancante. Anna Polinari mischia emozioni e cifre: “Stavo bene, volevamo sognare in grande e abbiamo sognato in grande. Facendo i conti avevamo ipotizzato di valere un crono sotto i 3’12” e abbiamo fatto oltre un secondo meglio”.

Alto donne (qualificazione) - La serata non dice bene alla 32enne Elena Vallortigara (Carabinieri), bronzo mondiale due anni fa. A 1.85 va subito a segno Vallortigara, ma i tre nulli a 1.89 della veneta (condizionata da un’emicrania) sono fatali nella caccia alla finale a dodici.
 


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